Quando parliamo di chichen Hydrabadi praticamente parliamo di uno dei tanti piatti interessanti che fanno parte della cucina indiana che comunque è una cucina ormai apprezzata in tutto il mondo e non solo nel paese dove vivono e quindi in India oppure nel Regno Unito dove c’è la comunità indiana più numerosa, ma ormai è apprezzata praticamente in tutta Europa compreso nel nostro Paese
E infatti anche qui in Italia se viviamo in una grande città troveremo tantissimi ristoranti indiani e tante gastronomie che fanno cibo da asporto o cibo a domicilio e anche se viviamo in un piccolo centro comunque qualcosa c’è sempre perché è una cucina molto amata qui da noi
Cosa che tra l’altro non è per niente scontata e non è per niente facile in un Paese come il nostro dove come cucina siamo tra i primi posti nel mondo perché in ogni regione ci sono dei piatti tipici di grande qualità e questo ci lo riconosciamo non solo noi, ma c’è lo riconoscono anche dall’estero quando vengono in vacanza o quando vengono a vivere magari per motivi professionali o per motivi relazionali
Per quanto riguarda questo tipo di pollo di cui parliamo in realtà è una variante di un piatto indiano che può essere anche a base di riso basmati o anche a base di carne di pecora ed è un tipo di piatto che nasce nello Stato Indiano dell’ Andhra Pradesh e infatti il suo nome prende spunto dal nome della città del capoluogo, e cioè Hyderabad.
Se parliamo della sua preparazione come dicevamo le varianti sono tante e però in genere gli ingredienti principali più che il pollo dovrebbe essere il riso e cioè il riso basmati che è il riso tipico di quella nazione
Ed è un riso molto leggero senza glutine e facilmente digeribile e poi possono essere aggiunti la carne o il pollo, e insieme a queste saranno aggiunti di sicuro lo yogurt, ma anche varie spezie come per esempio la curcuma oltre al limone e zafferano
Quando prepariamo il pollo Hydrabadi ci possiamo aggiungere varie salse diverse
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte quando andiamo a cercare una ricetta per quanto riguarda questo pollo di cui stiamo parlando ci rendiamo conto che ci sono varie salse per esempio di yogurt che possiamo scegliere per accompagnarlo o possiamo accompagnarlo con vari contorni che possono suggerire queste ricette
Fermo restando che ci sono molte persone che spesso magari vanno a mangiare in un ristorante indiano e in questo caso mangiano questo pollo di cui parliamo
E quello che può succedere e che magari rimangono entusiasti della ricetta e ci vanno a parlare con il cuoco oppure chiedono consigli al cameriere per fargli chiedere lui o lei al cuoco in questione come fare a prepararlo quando siamo a casa
E diciamo che sono quelle persone che vogliono sempre migliorare la loro alimentazione capiscono che la cucina indiana da questa possibilità sia per quanto riguarda la parte del gusto che per quanto riguarda la parte del benessere e della salute.
Link Utili:
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia. (Wikipedia)
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhi cambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo. (Wikipedia)
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