Miglior Ristorante Indiano Roma – Ristorante Indiano Roma. Inizia un viaggio coinvolgente nei sapori dell’India! Da noi troverai i colori, i sapori, gli odori della cucina tradizionale indiana. Assaggia il nostro Pollo Tandoori, Biryani le nostre Naan freschissime, il nostro Aloo Palak conosciuto in tutta Roma. Ti aspettiamo कृपया आ
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Alcuni dei nostri piatti tipici indiani
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Maggiori informazioni per Miglior Ristorante Indiano Roma
Miglior Ristorante Indiano Roma
In Italia e nella nostra tradizione culinaria, siamo abituati alla buona cucina, tipicamente mediterranea, che comunque varia in certi piatti da regione a regione, secondo quelle che sono le tradizioni e ricette che si tramandano anche nel tempo. E piatti ormai conosciuti in tutto il mondo, per citarne qualcuno, ad esempio la pizza, vengono consumati e richiesti in numerose parti del mondo, così come in Italia anche dai visitatori che provengono da altre nazioni. Inoltre numerosi italiani emigrati all’estero, per questioni di lavoro, hanno spesso e volentieri, aperto dei ristoranti, proponendo la tradizione e la tipicità della cucina italiana. Ma allo stesso tempo possiamo anche notare come ci sia anche l’effetto contrario, ovvero la presenza e l’affermazione nel nostro paese di nuove forme di cucina provenienti da più parti del mondo. In fondo è interessante sperimentare e assaporare nuovi piatti, nuovi cibi che, oltre a regalare al nostro palato dei nuovi sapori, ci danno anche delle informazioni su quella che è la cultura appartenente a quel tipo di cucina. Infatti sappiamo come anche attraverso un piatto, dai sapori, dagli ingredienti, si può esprimere qualcosa di una cultura, quindi le sue tradizioni e capirne lo stile di vita. Per questo può essere una buona occasione quella di mangiare nel Miglior Ristorante Indiano Roma della propria città in cui assaporare una cucina, caratterizzata dall’uso di spezie, latte e latticini. Ci sono ormai in numerose città, molti ristoranti indiani che volentieri vengono frequentati da italiani del posto e turisti e che propongono quelle che sono le ricette tipiche della propria tradizione. E si può fare caso come in particolare in questi ristoranti, la cucina proposta viene classificata in 3 forme di scelta: quella non vegetariana, una vegetariana senza uso di carni, ma dove sono presenti dei derivati, quindi uova e latte e una cucina detta quasi vegana, in quanto non usa le uova.
Non esiste quindi quella completamente vegana in cui non sono presenti neanche latte e latticini.
ALCUNI PARTICOLARI
Scegliere il Miglior Ristorante Indiano Roma ci permette di conoscere e approfondire alcuni aspetti che caratterizzano questo tipo di cucina.
Ogni tradizione culinaria, oltre a caratterizzarsi e distinguersi dalle altre per l’uso e l’accostamento di particolari ingredienti e quindi nell’ottenere dei sapori riconoscibili e unici, trova anche differenze e caratteristiche uniche negli utensili che preparano e accompagnano i cibi: • Tandoor: è un forno di argilla a forma cilindrica di tipo interrato, dove al fondo viene messo il carbone ad alimentarlo.
All’altezza invece dell’imboccatura si cala il cibo per essere cotto.
Questo forno è in grado di raggiungere alte temperature e dal solo utilizzo per cuocere il pane, con il tempo è stato anche utilizzato per cuocere anche la carne.; • Tawa: è una piastra di solito in ferro o in ghisa che viene sempre utilizzata per la cottura del pane; • Kadai: questa è una padella grande di diametro e profonda che può essere di ferro, ottone o alluminio; è ottima per la frittura, vista la sua forma convessa che permette di friggere velocemente e risparmiare anche l’olio; • Thali: è un vassoio, ormai di acciaio inossidabile, che permette di portare a tavola pietanze come curry, yogurt e altre contenute in ciotoline, per accompagnare ed esaltare il gusto dei cibi; • Belan: sarebbe un piccolo matterello per preparare vari formati di pane; • Batta: è un pestello generalmente in pietra che viene utilizzato per pestare le spezie; • Sil: è una pietra piatta sulla quale mettere le spezie per essere pestate. L’aver descritto e identificato gli strumenti maggiormente utilizzati nella preparazione dei piatti indiani, serve maggiormente a far comprendere come ogni cucina sia unica e allo stesso tempo ogni pietanza acquisti un tipico sapore anche proveniente dal tipo di cottura e dal contatto che ha con particolari utensili. Si dice che spesso sono i dettagli a fare la differenza e in questo caso, nella cucina, un particolare forno, la cottura, uno strumento utilizzato in un particolare momento, possono essere appunto parte integrante di quei dettagli che rendono un piatto gustoso e particolare e probabilmente che possiamo trovare nel Miglior Ristorante Indiano Roma. IL PANE Alimento importante ed essenziale che ha anche caratterizzato la storia di molti popoli, trova nella cucina indiana numerosi utilizzi, non solo come forma di accompagnamento a piatti di carne; infatti spesso viene utilizzato al posto dei piatti o dei cucchiai. Le diverse varietà si distinguono in due grandi categorie: il pane non lievitato che viene fritto sulla tawa e quello invece lievitato cotto nel tandoor. Mangiare quindi nel Miglior Ristorante Indiano Roma del posto in cui viviamo significa, da questo che fino ad ora si legge in questo articolo, ritrovarsi a tavola in una dimensione diversa da quelli che sono i nostri usi, le nostre abitudini, quindi dagli utensili fino all’utilizzo del pane e delle sue varietà adatte per ogni tipo di piatto che ci viene proposto. Si può fare quindi una distinzione e descrizione delle varietà di pane che la cucina indiana propone: • Il Roti: un pane rotondo non lievitato di farina integrale di frumento, cotto in forno tandoor che di solito si consuma da solo o spalmato di olio; • Il Chapati: del tipo non lievitato e di farina integrale, che viene cotto sulla tawa o direttamente sulla fiamma così che gonfi e consumato da solo, con verdure o spezie; • Poori: sono dei dischi di farina integrale, fritti in olio bollente assumendo l’aspetto di sfogliatine croccanti e gonfie.
Vengono servite impilate l’una sull’altra o in vassoio; • Paratha: sono dischi sottili di impasto di farina integrale, fritti sulla tawa, a cui vengono aggiunti semi di sedano e cipolla.
Di solito vengono consumati a colazione da soli o farciti col formaggio paneer; • Naan: un pane lievitato, di solito composto da farina, yogurt caldo, zucchero, pepe e acqua calda.
Ha delle varianti perché, lo si può trovare cosparso di aglio, mandorle, frutta secca o ripieno di formaggio; • Pappadam: ottenuto da farina di lenticchie a cui si aggiungono anche spezie per renderlo piccante, ha l’aspetto di una focaccina.
Si può consumare come aperitivo, o durante i pasti sbriciolandola sulle pietanze a base di riso, o anche a fine pasto; • Lucchi: sono i tipici panini fritti del Bengala, composti da farina impastata con semi di finocchio tostati e semolino.
I PIATTI DA NON PERDERE
Ritrovandosi quindi a pranzare o cenare nel Miglior Ristorante Indiano Roma, si avrà la possibilità di assaggiare e scegliere fra numerosi piatti e gustare qualcosa di differente a cui il nostro palato è abituato. Non c’è la pasta, così come sappiamo, nella cucina orientale, ma a spopolare è il riso.
Fra le varie varietà di questo alimento sono preferite il Basmati e il Pilaf e viene accostato a carne, verdure e spezie. Nella gran parte dei menu dei ristoranti indiani si trova sempre il riso al limone o quello alla menta. Inoltre ci sono anche degli accostamenti più forti come ad esempio il riso con lo yogurt. Ha un particolare gusto ed è molto speziato, il riso al tamarindo, che viene cotto in bianco ed in seguito condito con zenzero, peperoncino, polpa di tamarindo, semi di sesamo, curcuma e altre spezie. Altro piatto che si può ordinare è il Riso Korma, molto sostanzioso perché abbastanza speziato e con presenza di panna e burro. Per quanto riguarda i secondi piatti invece a dominare sulla tavola è il pollo, come quello al curry, che nella ricetta tipica indiana viene cotto a pezzi, insieme a polvere di curry, semi di cardamomo, cumino, peperoncino e poca panna. I piatti di carne, a base di pollo ma, dove si può trovare anche manzo e agnello, vengono di solito cucinati in umido, con l’accompagnamento di salse piccanti e passate di verdure e sempre con spezie. Per quanto riguarda il pesce, una delle varietà più utilizzate nella cucina indiana è il pesce spada che viene marinato o cotto direttamente con le spezie. Anche con i dolci c’è una vasta scelta, grazie anche al fatto che si utilizza molto il latte e ad esempio si può assaggiare il Kheer, un dolce di riso, latte e pistacchio.
Oppure un dolce a base di cocco come il Suji Halwa; o anche un buon gelato al gusto di pistacchio, il Pista Kulfi, o al gusto di mango, il Mango Kulfi.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
È importante scegliere di mangiare se possibile nel Miglior Ristorante Indiano Roma della propria città o del posto vicino o che si visita; questo perché così ci si può avvicinare il più possibile a quelli che sono i veri sapori della cucina dell’India. Infatti a creare qualche limite agli effettivi sapori può essere proprio la difficoltà di trovare spezie e ingredienti che generalmente non sono presenti nel nostro mercato.
E questo anche se il ristorante è gestito e nelle cucine sono presenti degli indiani. Ad esempio in molti di questi ristoranti, proprio per il discorso che facevamo degli ingredienti, mancano nel menu, piatti di verdura e legumi come i dhal e le zuppe, come ad esempio il Sambar, molto diffuso in India, che è una zuppa di verdure con legumi e tamarindo. Questo succede anche perché nel mondo occidentale, per le abitudini che si hanno a tavola, si tende a richiedere piatti con carne o pesce, mentre le zuppe sono richieste solo da pochi e per questo motivo, ci si adatta anche alle abitudini e richieste e pertanto alcuni ingredienti e piatti nei ristoranti indiani non sempre si trovano.
Link utili per Miglior Ristorante Indiano Roma
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Scopri di più sul nostro tradizionale piatto tipico: POLLO TANDOORI
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia.
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna[senza fonte]. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhicambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo.
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