Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma – Ristorante Indiano Roma. Inizia un viaggio coinvolgente nei sapori dell’India! Da noi troverai i colori, i sapori, gli odori della cucina tradizionale indiana. Assaggia il nostro Pollo Tandoori, Biryani le nostre Naan freschissime, il nostro Aloo Palak conosciuto in tutta Roma. Ti aspettiamo कृपया आ

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Alcuni dei nostri piatti tipici indiani

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Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma

Quante volte rientrati a casa, dopo una giornata di lavoro, sentiamo un certo appetito, ma per la stanchezza non si ha voglia di cucinare cose elaborate, ma allo stesso tempo ci scoccia mangiare come si suole dire “la solita minestra”? Può quindi venire spontaneo, immaginarsi una serata in tutto relax, e cena fuori in qualche bel ristorante. Ogni tanto in fondo è giusto concedersi un’eccezione, o qualcosa che sia diverso dalla solita routine, anche per ravvivare il nostro entusiasmo. Quindi se avessimo desiderio di qualche buona pietanza, potremmo iniziare anche già da casa attraverso il nostro smartphone una ricerca di un buon posto dove poter andare a mangiare. E magari chiameremo qualche amico o semplicemente con il nostro partner per passare quindi un momento a tavola diverso. Una buona opportunità può essere quindi di scegliere e selezionare nella nostra ricerca un buon Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, così da avere l’occasione di assaggiare una cucina diversa, con tradizioni e metodi distanti dalla nostra cultura culinaria, ma che probabilmente ci sorprenderà in positivo e anche il nostro palato potrà percepire nuovi sapori. Intanto possiamo anticipare, che la cucina indiana si basa molto sulle spezie; su di esse c’è una storia millenaria, quando i paesi occidentali navigavano fino ad arrivare in India per munirsi di queste spezie. Significa perciò sapori forti, decisi e in aggiunta vi è un notevole utilizzo di latticini e latte. Un Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma consiglierà ai propri clienti portate di vario genere, così come è nella tradizione culinaria dell’India, quindi distinguendo tra una cucina più orientata al vegano e quella dove invece è presente la carne, pollo in particolare, ma anche manzo e agnello. L’ideale è che dentro un Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma vi lavori e si occupi delle ricette proprio gente che proviene da questa scuola di cucina, che conosce anche quei piccoli segreti nella preparazione che conferiscono ad un piatto quel particolare sapore che lo rende riconoscibile ed unico.

ELEMENTI DI TRADIZIONE

A proposito di riconoscibilità ed unicità assumono un ruolo importante gli strumenti utilizzati per preparare i piatti o gli impasti. Può sembrare indifferente usare un tipo di forno piuttosto che un altro, invece sono proprio questi dettagli che fanno la differenza anche nel sapore e consistenza dei cibi. Così come quando andiamo in pizzeria e c’è specificato se cotta in forno a legna o meno, sappiamo che la cottura con forno a legna dà all’impasto della pizza una consistenza e un sapore abbastanza unico e in un certo senso originale, secondo tradizione. Poi naturalmente i gusti sono molteplici e soggettivi e si può preferire un tipo di cottura differente o spessori dell’impasto più alti o più sottili. In India e pertanto in un buon Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, la scuola culinaria tipica deve continuare a sopravvivere e permettere così anche nelle nostre terre occidentali, di gustare pienamente i sapori dell’India. Per esempio se ci riferiamo alla cottura, uno degli strumenti più utilizzati è il Tandoor, un forno di forma cilindrica, costituito da un’imboccatura dalla quale si cala il pane ed eventualmente anche la carne da cuocere. Si rende interrato e viene alimentato con il carbone permettendo di raggiungere alte temperature. Ma la cottura del pane, che poi come vedremo viene realizzato in diverse varianti, può avvenire anche sul tawa, che è una piastra di solito in ferro o in ghisa, che precedentemente viene riscaldata e unta con olio su cui poi viene appoggiato l’impasto che diventerà pane. Quando invece si tratta della frittura, viene preferita una padella particolare, che si presenta molto profonda e grande che con la forma del fondo convessa, permette di immergere i cibi da friggere, e tutto ciò avviene in tempi veloci e con un notevole risparmio di olio. Le spezie invece vengono lavorate su una base in pietra liscia e piatta che prende il nome di Sil, su cui appunto vengono battute con una pietra, denominata Batta, così da averle poi pronte da associare agli altri ingredienti e dare quel tocco di sapore caratteristico ai cibi.

UN PANE DIVERSO: QUELLO INDIANO

Nascendo da quel semplice impasto di acqua, farina e lievito, il pane in India oltre ad essere un cibo fondamentale, in quanto utilizzato sia per essere mangiato da solo, ma anche per accompagnare con ogni sua variante i differenti piatti della tradizione, diventa un qualcosa di davvero caratteristico considerando le numerose varianti di preparazione che la cucina indiana propone. Seduti in un caratteristico Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, magari prima che arrivino alcune pietanze si potrà avere modo di assaggiare qualche specialità di pane. Ed ecco che potremmo gustare il conosciuto Naan, che come dicevamo in qualche paragrafo prima, viene cotto nel Tandoor; viene realizzato da un impasto di farina integrale e lievitato da ciò che si ottiene dal latte cagliato e yogurt.

La sua forma è di solito ovale e sottile e si può usare da accompagno alle pietanze o anche farcendolo con carne e verdure. Parlando di lievitazione possiamo ad esempio menzionare il Chapati, che dopo l’impasto riposa dalle 7 alle 9 ore prima di essere cotto nel tawa ad alte temperature. Vi è poi un tipo di cottura differente, in quanto viene fritto e si ottiene così il Poori, che tende anche a gonfiarsi e di solito si presenta in piccoli dischetti che poi vengono farciti con spezie, verdure, patate e succo di tamarindo così da essere mangiati in un sol boccone. Un prodotto che trova un tipo di consumo sia nel Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, ma in alcune sue varianti anche sotto forma di street-food, anche perché grazie alle farciture diventa qualcosa di veramente saporito e gustoso.

I PIATTI INDIANI

Ma se ci concentriamo sul nostro appetito, a questo punto bisogna ordinare nel nostro Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, anche se ci sarà l’imbarazzo della scelta, poiché la tradizione culinaria indiana non ha un protocollo ben definito. La cucina infatti si differenzia tra nord e sud, dove magari da una parte prevale la presenza della carne unita alle spezie, dall’altra invece è più che altro vegana e si consumano maggiormente le zuppe. Proprio in riferimento a quest’ultime: esse non rientrano tanto nella scelta dei consumatori in occidente, in quanto si prediligono i piatti più corposi, dove è presente il pollo o il manzo e per questo motivo alcuni ingredienti caratteristici, che già è difficile reperire sul mercato, non arrivano, considerando anche la bassa richiesta. Spesso molte ricette vengono anche occidentalizzate nella fase di preparazione, così come ad esempio esistono numerose varianti del famoso pollo al curry. In realtà questo piatto, molto conosciuto e che spesso magari prepariamo anche in casa, ha una sua ricetta originale che lo vede marinato nelle spezie e con lo yogurt, insaporito poi con una salsa che contiene pomodoro, curry e panna, denominata Masala e cotto al forno.

In seguito servito al piatto accompagnato da riso bollito. Ma ci sono anche altri piatti che sono un po’ l’emblema della cucina tipica indiana come il Kati roll che si presenta come una focaccia che viene farcita con carne di agnello e verdure e servita con una salsa di limone e spezie. Oppure lo chef del Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, ci potrebbe suggerire un Meetha Pan, ovvero una foglia di Betel dentro la quale c’è un ripieno di carne e spezie o volendo anche ingredienti dolci come cocco, cardamomo e finocchio. Non può mancare un dolce come il Daulat ki chaat, che ha l’aspetto di un soufflé e viene preparato utilizzando ingredienti come latte, zucchero, panna, pistacchio e anche l’aggiunta di spezie. O per digerire il nostro pranzo indiano o la cena, un buon Chaas, ovvero una bevanda ottenuta con acqua fredda, yogurt, sale e spezie: in essa si riconoscono infatti importanti proprietà digestive e allo stesso tempo viene consumata anche come bevanda rinfrescante.

CONCLUSIONI

È sembrato abbastanza interessante scoprire attraverso il cibo e le tecniche di preparazione, insieme agli utensili utilizzati per ottenere il piatto nella sua versione finale, quella che in fondo è una piccola parte della cultura culinaria indiana. Un Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma effettivamente con l’arredamento che propone e l’atmosfera che crea al suo interno, insieme agli odori che si respirano e poi ai piatti che si gustano, può davvero trasportarci in quella dimensione orientale che di certo per chi lo frequenta sarà indimenticabile. Anzi, magari ci sarà la voglia di ritornare altre volte per assaggiare quei piatti che hanno destato curiosità e probabilmente si vorranno portare anche degli amici per fargli scoprire la particolarità e i sapori di questa cucina. È davvero bello, in questi tempi moderni, poter venire a contatto con altre culture, così come è possibile attraverso ad esempio un Ristoranti Piatti Indiani Verano Roma, senza per forza dover andare fino in India o in altri paesi del mondo. Se poi magari ci si ritrova in vacanza, allora conoscendo già questa cucina, si potrà fare un confronto e degustare sul posto le specialità e questa cucina dai sapori decisi e speziati che si rende unica e interessante. Magari si proverà in qualche modo a replicare una di queste ricette anche a casa, così da fare una bella figura e una gradita sorpresa ai nostri invitati.

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Scopri di più sul nostro tradizionale piatto tipico: POLLO TANDOORI

Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.

La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia.

Storia

La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna^{[senza fonte]}. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhicambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo.

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