Prima di poter parlare del pollo Tikka Masala che è uno dei piatti più prelibati e più richiesti della cucina indiana dobbiamo parlare di quest’ultima per inquadrare al meglio l’argomento, magari mettendola a raffronto con delle cucine simili.
Nel caso della cucina indiana nello specifico intanto parliamo di una delle cucine e lo dicono i numeri e non lo diciamo noi, più famosa e popolare al mondo e lo è per tanti motivi e noi come esempi tipici possiamo parlare della sua ricchezza di sapori, dal fatto che si contraddistingue per dei piatti piccanti, ma soprattutto perché si contraddistingue per l’utilizzo massiccio di spezie aromatiche che rendono i piatti ancora più gustosi.
Non in ultimo si caratterizza per essere una cucina adatta alle persone vegetariane perché gli dà molte possibilità di scelta e anche per le persone che amano la carne e appunto il pollo che è il tema di questo articolo.
Per quanto riguarda le spezie dicevamo che conferiscono un sapore distintivo e come sempre possiamo pensare al cumino, alla curcuma, al coriandolo, ai chiodi di garofano e al peperoncino.
Se parliamo del caso della curcuma all’interno della stessa è presente la curcumina che è molto famosa per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e infatti viene utilizzata anche come integratore, mentre se vogliamo parlare di una cucina da mettere in confronto perché è simile ma con delle peculiarità diverse, di sicuro possiamo parlare della cucina orientale e quindi dei piatti che troviamo in Libano o in Iran o in Iraq.
Per esempio, la cucina indiana fa un utilizzo massiccio anche di vari legumi proprio per i piatti vegetariani di cui dicevamo e quindi parliamo di piselli ma anche di melanzane, spinaci e anche patate e soprattutto il formaggio paneer è un ingrediente abbastanza diffuso, mentre la cucina mediorientale si basa principalmente sulla carne e quindi sull’agnello ma anche sul pollo, sul pesce e tutte e due si basano sul riso.
Mentre del pollo Tikka Masala inevitabilmente parliamo di uno dei piatti non solo più amati ma anche più richiesti e se noi andassimo a parlare con i vari ristoranti e con le varie gastronomia indiane ce lo confermerebbero.
Molte persone amano assaggiare lo stesso piatto indiano in dei ristoranti diversi.
Quanto riguarda il pollo tikka Masala parliamo di un piatto di pollo marinato e cotto in una salsa cremosa che ha come base una miscela di spezie, la panna e i pomodori ed è un piatto non solo molto ricco, ma anche dal sapore speziato e succulento.
Per quanto riguarda gli ingredienti principali a parte il pollo tagliato a pezzi e poi chiaramente dipende da quale pollo sceglieremo, ci sono anche i pomodori, le cipolle, l’aglio, lo zenzero e altre spezie quali il Masala, la curcuma, il cumino e il coriandolo.
Se parliamo della sua preparazione la prima cosa da sapere è che il pollo deve essere prima marinato in un mix di yogurt e spezie per poter assorbire quei sapori e poi dovrà essere cotto in forno o su una griglia.
ink Utili:
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia. (Wikipedia)
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhi cambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo. (Wikipedia)
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