Quando parliamo di zuppa indiana come facciamo in questo articolo ci sono tante cose da dire, e la prima è che comunque non se ne potrebbe parlare in realtà al singolare perché ce ne stanno di vari tipi e noi al massimo faremo degli esempi altrimenti un articolo non basterebbe, e l’altra cosa è che esistono sia zuppe indiane vegetariane che sia zuppe indiane per persone che non lo sono
Che poi tra l’altro questa è una caratteristica della cucina indiana e cioè il fatto che una persona sia se ama mangiare carne e a mangiare pollo e ad esempio c’è famosissimo pollo al curry o il famosissimo pollo al burro, e tanti altri tipi di carne può trovare tante soluzioni e tante scelte se va in un ristorante indiano, o se va in una gastronomia
Ci sono tante opzioni anche per le persone che hanno fatto una scelta vegetariana che è una scelta rispettabilissima sia dal punto di vista etico che dal punto di vista della Salute
E quindi ad esempio una persona vegetariana che vuole una zuppa indiana potrebbe optare per una zuppa di verdure e quindi come ingredienti si parla di carote, di Cavoli, di cipolle e fagiolini, di peperoni rossi e poi si arriva alle varie spezie come per esempio lo zenzero oppure poi si aggiunge spicco d’aglio e peperoncino rosso piccante ,ed è un tipo di zuppa molto buona e soprattutto è molto salutare, e questo già è un ottimo primo esempio
Oltre al fatto che non è complicato da cucinare e infatti Teniamo presente che molte persone non solo amano mangiare i piatti di cucina indiana nel ristorante o nella gastronomia di turno,ma amano anche cucinarla a casa e quindi amano inserirle questi piatti nel loro menù della settimana
Se abbiamo voglia di una zuppa indiana avremo tante opzioni di scelte
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte una persona che ha voglia di assaggiare una zuppa indiana di sicuro avrà un imbarazzo della scelta e quindi questo soprattutto se va ad assaggiarne qualcuna in vari ristoranti e quindi a maggior ragione se vive in una grande città
E noi nella prima parte per esempio facevamo riferimento ad una zuppa di verdure e potremmo fare riferimento anche ad una zuppa nella quale a parte le verdure ci mettiamo anche il riso basmati per darle più consistenza, e comunque parliamo di un riso molto leggero e soprattutto che si digerisce molto facilmente anche per le persone che hanno difficoltà da quel punto di vista
Mentre ci sono persone che magari amano il pollo e quindi potrebbero andare a cercare una ricetta in cui mettere delle verdure e anche il pollo all’interno della zuppa dipendendo poi dal tipo di cottura che si vuole fare naturalmente
La cosa interessante è che siccome ci sono molte persone che amano cucinare quello che fanno quando vanno in un ristorante indiano e magari assaggiano una zuppa che gli piace chiedere la ricetta allo chef, e poi proporli a casa loro.
Link Utili:
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia. (Wikipedia)
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhi cambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo. (Wikipedia)
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