Ancora non c’è mai capitato di sicuro ci sarà venuta la voglia di assaggiare la cucina indiana e quindi di andare in un ristorante della nostra città o in qualche città vicina e quindi proporlo ai nostri amici o magari sono loro che lo hanno proposto a noi perché amano quella cucina perché ne hanno assaggiato già vari piatti.
Nessuno può negare che stiamo parlando di una delle cucine più famose in tutto il mondo e non solo in India e non solo in Italia e non solo in Europa ed è chiaro che, come ogni cucina, ha dei punti di forza e ha dei punti di debolezza e per esempio sarebbe interessante comprendere le differenze con quella pakistana che quella afghana che sono due Paesi molto vicini geograficamente parlando.
Partendo subito da alcuni punti di debolezza per alcuni si tratta di una cucina troppo ad alto contenuto di grassi e calorie, perché c’è un abbondante utilizzo di olio, burro e latticini e però parliamo di alcuni piatti.
Quindi per da quel punto di vista se andiamo in uno di questi ristoranti semplicemente dobbiamo chiedere consiglio se ne volessimo uno non troppo calorico e di certo le opzioni salutari e leggere non mancheranno come per esempio i piatti a base di verdura e legumi.
Di certo questa cucina è famosa tra i vegetariani che ci vanno perché erano tante opzioni disponibili e basti pensare come l’antipasto alla samosa e parliamo cavolfiori e di patate in primis e di altre spezie e soprattutto sempre per i vegetariani e non solo questa cucina offre una vasta gamma di piatti a base di riso e basti pensare a quanto è famoso il riso basmati per la sua qualità, per il suo sapore, per la sua leggerezza e per il fatto che lo possiamo abbinare in tanti modi diversi.
Inoltre, la cucina indiana ha come punti di forza l’utilizzo di una vasta gamma di spezie che rendono i suoi piatti unici da tutti i punti di vista e parliamo in particolare di curcuma, cannella, peperoncino, zenzero e cumino e sono solo degli esempi.
Ci sono varie differenze tra la cucina indiana e le cucine vicine di Afghanistan e Pakistan.
Se per caso siamo degli appassionati di quella zona geografica e quindi magari siamo persone che hanno visitato non solo l’India ma anche il Pakistan e l’Afghanistan, magari conosceremo delle differenze tra le varie cucine.
Diciamo che per esempio la cucina del Pakistan e anche quella afghana sono influenzate dalla cucina persiana e quella turca e questo significa includere tra la carne l’agnello, il manzo più che il pollo e se parliamo di Afghanistan e Pakistan parliamo anche per esempio di Paesi famosi per il kebab che è un piatto abbastanza pesante e che tutti conosciamo perché in Italia molti lo mangiamo.
L’importante da parte nostra sarà essere abili nella scelta di uno dei tanti ristoranti indiani e per quello basterà andarci a guardare le recensioni online per capire cosa ne pensano gli altri clienti della qualità dei piatti e anche del servizio.
ink Utili:
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia. (Wikipedia)
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhi cambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo. (Wikipedia)
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