Quando si parla di tanduri, intanto, si parla di cucina indiana e quindi si parla di un argomento che di sicuro appassionerà moltissime persone che ne sono degli estimatori e sono persone che molto probabilmente hanno pure dei punti di riferimento della loro città e quindi parliamo di ristoranti o gastronomie indiane, parlare anche del negozio etnico dove magari vanno a comprare il curry o dove vanno a comprare altri prodotti tipici di questa cucina per essere loro a preparare dei piatti.
D’altra parte, ci sono molte persone che amano sperimentare e non vogliono rimanere solo nel perimetro della cucina italiana anche perché magari la conoscono benissimo e sono quelle persone che conoscono i piatti tipici di tutte le regioni e giustamente vogliono spaziare e comunque di questa cucina indiana se ne parla da molti anni come cucina non solo ricca di sapori e di odori, ma anche come cucina che si caratterizza per essere una cucina molto salutare.
Questo perché ci sono molte spezie che hanno delle proprietà meravigliose e basti pensare alla curcuma che all’interno ha la curcumina che è molto famosa e infatti viene venduta anche in capsule perché ha delle proprietà antinfiammatorie e pensiamo a quelle persone che hanno problemi di artrosi.
Mentre per quanto riguarda il tanduri si può fare riferimento sia al tanduri Masala e cioè ad una miscela di spezie che serve però aromatizzare vari piatti non solo della cucina indiana, ma anche della cucina pakistana e della cucina afghana.
Ma poi potremmo parlare anche del pollo tanduri che appunto tra le varie spezie e tra i vari ingredienti ha proprio quello di cui stiamo parlando ed ecco perché si chiama anche in questo modo.
Una delle caratteristiche principali, se ci pensiamo bene della cucina indiana è proprio quella di proporre vari o a base di pollo, anche se poi si contraddistingue pure per essere una cucina ricca di pietanze vegetariane.
Per quanto riguarda questo pollo si caratterizza per essere un pollo dal colore rosso proprio per queste spezie di cui dicevamo ed è un piatto diffusissimo non solo in India ma in tutta l’Asia meridionale e in genere mentre da noi viene consumato come secondo piatto in quei posti viene consumato come antipasto.
La buona riuscita di un piatto dipende da vari fattori
Prima facevamo riferimento al colore rosso di questa pietanza e dobbiamo menzionare come spezie sia il peperoncino rosso che anche il pepe di cayenna e comunque per quanto riguarda gli altri ingredienti troviamo yogurt, troviamo lo zenzero che è molto famoso per essere proprietà digestiva e troviamo il limone, e la marinatura è fondamentale se vogliamo che quel pollo rimanga succoso e morbido.
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte, comunque, la buona riuscita di un piatto dipende da vari fattori e dipende in primis anche dalla qualità degli ingredienti e quindi dipende da quale yogurt e da quale pollo si sta usando per esempio in questo caso.
Ma dipende anche dalle qualità dello chef ed ecco perché, se anche questo pollo in un ristorante indiano non fosse di nostro gradimento dovremmo provare a mangiarlo da altre parti.
ink Utili:
Di seguito un’estratto di wikipedia sulla storia di uno dei nostri più tipici prodotti della cucina indiana.
La carne di pollo, che siano ali o cosce, viene marinata nello yogurt e condito con il tandoori masala. La tipica colorazione rossa della carne viene ottenuta utilizzando la polvere di chili rosso, peperoncini di Cayenna o kashmiri, mentre una grande quantità di curcuma produce la colorazione arancione. In molte versioni moderne del piatto si possono trovare entrambe le colorazioni. È tradizionalmente cotto ad alte temperature nei tipici forni di argilla, i tandoor, da cui il piatto prende il nome. Può tuttavia essere preparato anche su una tradizionale griglia. (Wikipedia)
Storia
La tradizione vuole che la storia del piatto risalga a Kundan Lal Gujral, un indiano che aprì un ristorante, il Moti Mahal a Peshawar, prima che l’India fosse colonizzata dalla Gran Bretagna. Cercando nuove ricette, Gujral avrebbe provato a cuocere il pollo in un tandoor, usato generalmente per la cottura del pane azzimo naan. I tandoor sono particolari forni di argilla, a forma di campana rovesciata ed interrati, alla cui base brucia un fuoco di legna o carbone che può raggiungere i 480º. Gurjal per primo sarebbe stato capace di cuocere il pollo in questo tipo di forno, rendendo croccante l’esterno del pezzo di carne e mantenendo morbido e succulento l’interno.
Dopo la decolonizzazione dell’India del 1947, il Punjab venne diviso e le zone a est dello stato divennero parte dell’India, mentre le zone ad ovest divennero parte del Pakistan. La città di Peshawar passò quindi sotto il governo pakistano e Gujral, come molti altri profughi hindu, si allontanò dai disordini scappando in India e spostando quindi il suo ristorante a Delhi cambiandogli nome in Daryaganj.
Il pollo tandoori impressionò a tal punto il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, che lo rese una delle portate regolari dei banchetti ufficiali. Da allora molti personaggi importanti, in visita al governo indiano, hanno potuto assaggiare tale piatto, tra cui i presidenti americani Richard Nixon e John F. Kennedy, il leader sovietico Nikolai Bulganin e Nikita Khrushchev, il Re del Nepal e Mohammed Reza Pahlavi, scià dell’Iran.
La fama del piatto portò a molte varianti, tra cui il pollo tikka e il pollo tikka masala, solitamente presenti nei menu dei ristoranti indiani di tutto il mondo. (Wikipedia)
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